Le leve per concretizzare i progetti strategici ICT: l'esperienza del Ministero dell'Interno
L’Ufficio attività contrattuale per l'informatica, gli impianti tecnici e le telecomunicazioni della Direzione centrale dei Servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (Ministero dell’Interno) fa frequentemente uso del Sistema dinamico di acquisizione, uno strumento che permette alle stazioni appaltanti una procedura di scelta del contraente semplificata, a fronte delle impostazioni definite nel bando istitutivo. Per il Vice prefetto Tommaso Tafuri, Responsabile dell’ufficio, l’adozione del Sistema dinamico può essere considerata come un vero spartiacque tra le procedure cosiddette “cartacee” e le gare smaterializzate, con particolare riguardo all’acquisizione di beni e servizi standardizzati nell’ambito dell’ICT. “Abbiamo indetto innumerevoli procedure, prima a partire dall’Accordo quadro System Management e successivamente nell’ambito del Bando istitutivo ICT SDA, iniziative che nel tempo hanno consentito alla nostra Amministrazione di concretizzare affidamenti considerati strategici per le attività rientranti nell’ambito della Pubblica Sicurezza, il tutto con tempistiche contingentate”.
Grazie all’utilizzo del Sistema dinamico ICT, continua Tafuri, “le esigenze del Ministero sono state pienamente soddisfatte” ed elenca i principali benefici ottenuti rispetto a una gara tradizionale, tutti facilmente individuabili. Dalla compressione delle tempistiche procedurali alla facilità di interazione con la piattaforma, dalla veicolazione delle comunicazioni a “sistema” con la platea dei fornitori individuati preliminarmente da Consip sulla base di specifici requisiti alla sicurezza di rivolgersi a profili aziendali in possesso dei necessari “skill” per la buona esecuzione delle prestazioni discendenti dai relativi contratti degli appalti specifici.
Ma le esigenze nel settore ICT per le forniture e i servizi di elevata complessità tecnologica di una Amministrazione critica come il Ministero dell’Interno avevano bisogno ancora di qualcosa di più. Ed ecco che entra in gioco l’Application Service Provider - ASP.
Come tutte le Amministrazioni centrali dello Stato, il Ministero dell’Interno ha la possibilità di utilizzare la piattaforma di Acquisti in rete per la gestione di gare in ASP. Una possibilità che è sfruttata ormai abitualmente, anche per procedure di grande rilievo.
Il Vice Prefetto Tafuri ci racconta di una delle più rilevanti esperienze avute con il nuovo strumento dell’ASP. Si tratta di una gara a procedura aperta, avviata a gennaio 2021, per la realizzazione di un servizio “LTE (long term evolution) Public Safety” sul territorio di undici province, articolato nella fruizione di un servizio di comunicazione MCPTT (Mission Critical Push To Talk) e fonia, di un servizio di videosorveglianza in mobilità e di un servizio di accesso a banche dati.
Spiega Tafuri: “Il progetto in questione, oltre a rivestire un’enorme importanza strategica e operativa per l’attività delle Forze dell’Ordine, si può considerare come uno sguardo sul futuro delle attività “Mission Critical”. Inoltre, la capacità di interazione e monitoraggio dimostrata dai referenti di Consip ha permesso di dar luce a un progetto di rara complessità tecnica e molto importante dal punto di vista economico, per quel che riguarda la sua pubblicazione in tempi contingentati”.
Insomma, ancora una volta, l’e-procurement si dimostra una leva fondamentale per la gestione degli acquisti e, in un momento di cambiamenti radicali come quello che stiamo vivendo, può indubbiamente fornire un contributo – “sicuramente costruttivo” assicura Tafuri - al grande lavoro che la Pubblica Amministrazione dovrà sostenere nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.