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Si incontrano in Consip, alla presenza di Commissione UE e OCSE, le principali centrali di acquisto europee

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Firmato un Memorandum of Understanding che consolida l’alleanza internazionale per l’innovazione e la condivisione di best practice

 

Si è svolto presso la sede di Consip - la centrale di acquisto nazionale - l’incontro tra 16 delegazioni rappresentative delle principali centrali di acquisto europee, insieme ai rappresentanti della Commissione Europea e dell’OCSEnell’ambito della piattaforma collaborativa Central Purchasing Body (CPB) Network.

Il CPB Network riunisce le centrali di acquisto nazionali di tutta Europa - Austria, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Olonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina - per favorire il dialogo, condividere competenze ed esperienze e individuare soluzioni innovative nel settore degli appalti pubblici, promuovendo il confronto con le istituzioni europee.

Un settore, quello degli appalti pubblici, che svolge un ruolo fondamentale nel definire il panorama economico europeo: ogni anno, le autorità pubbliche dell’UE spendono oltre 2.000 miliardi di euro in beni, servizi e lavori, importo che rappresenta circa il 14% del PIL dell’Unione.

Tra i temi discussi: i futuri cambiamenti della legislazione europea sugli appalti; le soluzioni per favorire l’accesso delle PMI agli appalti pubblici; l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel procurement pubblico, con la testimonianza della Centrale di Acquisto Coreana.

Durante l’incontro di Roma è stato firmato - per la prima volta - un Memorandum of Understanding tra le CPB che sancisce l’impegno dei membri a:

  • facilitare lo scambio di conoscenze, metodologie e best practice, sostenendo i modelli di centralizzazione degli acquisti nei rispettivi paesi;

  • affrontare insieme le sfide strategiche del procurement, le innovazioni e gli sviluppi normativi, avviando il dialogo con gli organismi europei competenti;

  • promuovere la crescita e lo sviluppo professionale attraverso workshop, incontri e gruppi di lavoro tematici.

L’intesa rappresenta un passo significativo verso una maggiore cooperazione europea nel settore degli appalti pubblici, dove innovazione e condivisione diventano strumenti chiave per affrontare le sfide del procurement.