19 Gennaio 2016

Sono sempre più on-line gli acquisti della Pubblica Amministrazione. Nel 2015, il valore degli acquisti sul Mercato elettronico della P.A. (Mepa), gestito dalla Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha superato i 2 miliardi di euro, facendo segnare un incremento del +39% rispetto al 2014. Di questi, il 25% è relativo ad acquisti effettuati da Amministrazioni dello Stato e la restante parte (75%) dalla P.A. locale (enti locali, enti sanitari, università).

Il risultato è stato raggiunto con un aumento, da 523mila a 650mila (+24%), del numero dei contratti stipulati attraverso il Mepa. Circa il 25% dei contratti (170.665) è stato concluso con la modalità della “Richiesta di offerta” (mini gare telematiche), mentre il resto deriva da “Ordini diretti” (479.075). In valore, i contratti conclusi con “Richiesta di offerta” pesano per il 65% (1.343 milioni di euro) rispetto al 35% di quelli conclusi con “Ordini diretti”(697 milioni di euro).

Sono stati oltre 39mila i ‘buyer’ pubblici che hanno effettuato almeno un acquisto nel corso del 2015 (c.d. Punti ordinanti attivi), con una crescita del +19% rispetto al 2014.
Significativo anche lo sviluppo sull’offerta. I fornitori abilitati sono oggi quasi 55mila, con una crescita del +50% rispetto allo scorso anno. Di questi il 99% è rappresentato da piccole e medie imprese (72% micro, 23% piccole, 4% medie). Gli articoli disponibili, suddivisi in 30 bandi merceologici, hanno raggiunto la quota di 7.510.270 (+38% rispetto al 2014), confermando il MEPA come il mercato elettronico più grande d’Europa, tra quelli destinati alle amministrazioni pubbliche.

Infine, per quanto riguarda i risparmi - oltre alla riduzione dei prezzi d’acquisto, stimata in circa 150 milioni di euro - lo strumento ha prodotto per le amministrazioni che lo utilizzano riduzione di costi valutabili in centinaia di milioni di euro legati alla dematerializzazione del processo e alla riduzione dei tempi e costi necessari per la procedura d’acquisto.

 

Per approfondimenti 
http://www.mef.gov.it/inevidenza/article_0185.html