03 Aprile 2020

In merito all’articolo del Sole24ore del 3 aprile, a firma di Luigi Abete, dal titolo “Storia di ordinaria burocrazia in tempi straordinari di Covid-19”, Consip intende fornire alcune precisazioni per fornire un contributo di chiarezza e verità:

  • a partire dal 2016 - a seguito di un accordo di collaborazione con il Mibact – è stato avviato un poderoso piano gare per il rinnovo delle concessioni dei servizi di assistenza culturale e ospitalità dei poli museali. L’accordo trae spunto dalla storica assenza di gare per il rinnovo delle concessioni esistenti e ha l’obiettivo di riattivare un mercato fermo da più di 20 anni, in cui le concessioni agli operatori sono sistematicamente prorogate
  • sulla specifica gara per i servizi museali del Parco archeologico del Colosseo, a fronte della pubblicazione il 21 ottobre 2019 e della scadenza originaria del 27 gennaio 2020, sono state richieste dalle imprese e concesse ben tre proroghe della scadenza (al 26 febbraio, al 19 marzo e in ultimo al 9 aprile), ed appare evidente che le prime due sono state richieste non perché connesse all’emergenza sanitaria ma in quanto le imprese non erano pronte a rispondere alla gara

Nel merito dell’iniziativa, si precisa inoltre che:

  • non è corretta l’affermazione per cui il bando non consentirebbe al concessionario “di investire in attività di promozione al fine di migliorare la qualità e la redditività dell'attività”. Anzi al contrario è espressamente richiesto al Concessionario lo svolgimento del servizio di “supporto alla definizione di politiche promozionali” in favore dell’Amministrazione
  • non è corretta l’affermazione per cui “di fatto la competizione si sviluppa, come già successo negli ultimi bandi di gara emessi, sul costo del personale…”. Infatti, la struttura della gara concentra la competizione principalmente sulle competenze tecniche e organizzative, prevedendo l’attribuzione di 80 punti tecnici e soli 20 punti all’offerta economica.

Fermo quanto sopra - in considerazione dell’emergenza sanitaria Covid-19, per la quale la stessa Consip è impegnata in prima linea proprio sul fronte degli approvvigionamenti- è stata concessa una ulteriore proroga dei termini al 3 giugno 2020.