10 Aprile 2020

Consip negli ultimi 3 anni ha fortemente rafforzato il proprio sistema di controlli e audit, come dimostra inequivocabilmente la tempestività di azione nel recente caso sulla nota procedura delle mascherine, frutto di una proficua collaborazione con la Procura della Repubblica di Roma, con la Guardia di Finanza e nel caso specifico anche con l’Agenzia delle Dogane.

Consip auspica, per un prossimo futuro, che le norme consentano un più ampio e automatico utilizzo delle banche dati delle Agenzie fiscali e dell’Inps per disabilitare preventivamente le imprese non in regola, anche alla sola partecipazione agli appalti dello Stato. Tale proposta è già alla portata della tecnologia digitale attuale.

Continuiamo a rigettare, inoltre, le sterili polemiche dei numerosi teorici degli appalti pubblici che, nell’evidente inesperienza pratica e nel desiderio di apparire geniali semplificatori (proponendo valigette piene di soldi per veloci trattative, da un lato, e maggiori controlli, dall’altro), in questa fase di tragica emergenza, polemizzano dimenticando il travagliato percorso degli appalti in Italia, il grande lavoro svolto dai Magistrati e dalle Autorità preposte in tema di lotta alla corruzione e alle intese anticoncorrenziali.

Rigettiamo la semplificazione di un lavoro serio e complesso e la sua facile critica, sottolineando invece come solo dalla collaborazione di tutte le parti dello Stato possano ottenersi i migliori risultati per i cittadini e per il Paese.