I prodotti - di ultima generazione e dotati dei più elevati standard tecnologici - potranno essere scelti in base a indicazioni mediche ed esigenze cliniche dei pazienti
Oltre 55mila Dispositivi Impiantabili Attivi (DIA) tra pacemaker, defibrillatori monocamerali e bicamerali, e loop recorder, immediatamente a disposizione delle amministrazioni sanitarie: questo l’oggetto del nuovo Accordo quadro, appena attivato, che amplia l’offerta Consip nel settore della sanità, con prodotti di ultima generazione e dotati dei più elevati standard tecnologici.
Con questo contratto, le Amministrazioni potranno acquisire la maggior parte dei dispositivi medici presenti sul mercato (51 diversi prodotti) tra i quali sarà possibile individuare - grazie al criterio della “scelta clinica” affidata al cardiologo - quelli maggiormente idonei a soddisfare le esigenze cliniche e terapeutiche dei pazienti.
Tutti i dispositivi offerti garantiscono una elevata longevità che permette di ridurre il numero delle sostituzioni e il rischio di complicanze, con benefici sia in termini di riduzione dei rischi sia economici.
Si tratta di un’iniziativa innovativa che introduce anche la gestione da remoto dei pazienti, riducendone gli accessi ospedalieri e migliorandone la qualità di vita: gli enti del Servizio sanitario nazionale potranno infatti acquistare, quale servizio opzionale, un sistema di monitoraggio che consente il controllo a distanza del dispositivo impiantato, senza necessità del contatto diretto tra medico e paziente.
Il sistema offre numerosi vantaggi tra cui la riduzione del numero dei follow-up ambulatoriali post impianto con abbattimento dei costi di trasporto e un maggior confort per il paziente, una maggiore rapidità nel riconoscimento di eventuali problemi e l’ottimizzazione dell’intervento medico.
Per garantire la massima qualità dei prodotti, le caratteristiche tecniche dei dispositivi sono state valutate da una Commissione di esperti, secondo regole e condizioni previste dalla documentazione di gara e redatte in collaborazione con l’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC).