12 Giugno 2020

Oggetto dell’acquisto 7.200 defibrillatori e 1.800 pacemaker di ultima generazione

Consip ha pubblicato la seconda edizione dell’Accordo Quadro per l’acquisto di 9.000 Dispositivi impiantabili per Resincronizzazione Cardiaca.

Si tratta in particolare di:

  • 7.200 defibrillatori biventricolari (di cui 1.800 con funzionalità standard e 5.400 con funzionalità avanzate)
  • 1.800 pacemaker biventricolari con funzionalità avanzate comprensivi dei relativi elettrocateteri e del sistema di introduzione degli stessi.

La gara – suddivisa in quattro lotti merceologici in base alla fascia tecnologica – ha l’obiettivo di rinnovare l’offerta Consip in questo settore, consentendo alle amministrazioni di acquistare in maniera semplice e rapida, dispositivi di ultima generazione.

L’iniziativa è stata realizzata con il contributo della Società Scientifica AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione) al fine di garantire l’appropriatezza clinica e tecnologica dei prodotti, nel rispetto delle esigenze del paziente.

L’ Accordo Quadro – che ha un valore di oltre 97 milioni di euro e una durata di 12 mesi (eventualmente prorogabili per ulteriori 12) – prevede più aggiudicatari per ogni lotto, con la possibilità per le amministrazioni di ricorrere al criterio della “scelta clinica”, impostazione accolta favorevolmente dall’AIAC, dal mercato della fornitura e dalle PA. Tale criterio consente di affidare la fornitura all’operatore – fra quelli aggiudicatari – il cui prodotto possegga le caratteristiche adeguate alle esigenze cliniche del paziente, garantendo così alle amministrazioni un'offerta ampia e flessibile di dispositivi di elevata qualità e sicurezza, da scegliere in base alla popolazione di pazienti e alle indicazioni dei medici.

La nuova iniziativa darà continuità all’offerta Consip di tali dispositivi medici, già oggetto della prima edizione dell’Accordo quadro – ancora attivo, con scadenza ad ottobre 2020 – attraverso il quale le Amministrazioni hanno ordinato circa 5.600 dispositivi, con l’applicazione, in oltre la metà dei casi, del criterio della scelta clinica.