Illuminazione, riscaldamento e raffrescamento, computer, stampanti, comunicazioni wireless, apparecchiature mediche, tecnologia e innovazione, carburanti, sono solo alcuni esempi di come la Pubblica Amministrazione utilizza l’energia.

I costi energetici rappresentano, quindi, una quota significativa del bilancio delle amministrazioni pubbliche, che si collocano fra i maggiori consumatori di energia in Italia. Secondo i dati più recenti, la spesa annua sostenuta dalla PA è pari a circa 12,6 miliardi di euro, suddivisa tra “utilities” e “servizi integrati”.

 

LA SPESA ENERGETICA DELLA PA

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Il settore pubblico, dunque, può e deve rappresentare un traino e un esempio nell’attuazione di sane politiche di risparmio energetico, adottando e promuovendo misure per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio pubblico.

Con questo obiettivo, un ruolo importante è svolto dalle grandi stazioni appaltanti come Consip S.p.A., che – nel suo ruolo di centrale di acquisto nazionale - attraverso i contratti e gli strumenti d’acquisto messi a disposizione delle amministrazioni orientano la domanda pubblica verso scelte innovative ed efficienti.[1].

 

L’APPROCCIO CONSIP ALLA FILIERA INDUSTRIALE ENERGY

Con le proprie iniziative nel settore, Consip persegue un duplice obiettivo di efficientamento della spesa energetica della P.A., agendo contemporaneamente sul lato del prezzo e della domanda:

  • Riduzione dei costi di approvvigionamento delle forniture energetiche (effetto prezzo)
  • Riduzione dei consumi energetici delle amministrazioni pubbliche (effetto domanda).

 

Le utilities per la riduzione dei costi

Le grandi gare per le utilities (energia elettrica, gas naturale, carburanti erogati attraverso la rete distributiva nazionale, carburanti “extra rete”  e gasolio da riscaldamento con consegna a domicilio) hanno l’obiettivo di garantire con continuità le forniture energetiche alle amministrazioni, attraverso la selezione di fornitori affidabili che assicurino un’alta qualità del servizio e una riduzione dei prezzi legata all’aggregazione della domanda (un risparmio complessivo messo a disposizione delle amministrazioni pari a circa 1 miliardo di euro nel 2023).

 

Focus: la convenzione Energia Elettrica, ora attiva in tutta Italia

Il nuovo contratto per la fornitura di Energia Elettrica alle amministrazioni pubbliche, per un quantitativo disponibile di 18 Terawattora (TWh) e un valore di oltre 3 miliardi di euro, è attivo su tutto il territorio nazionale.

Giunta alla sua 21esima edizione, la convenzione Consip per l’Energia Elettrica rappresenta la più grande negoziazione di energia elettrica d'Italia, offrendo la garanzia di un contratto con prezzi e condizioni vantaggiose, prestabilite e trasparenti, attraverso l’utilizzo dei più adeguati indici di pricing presenti sulle borse energetiche europee. Nel 2023, attraverso il contratto Consip “Energia elettrica”, le amministrazioni hanno effettuato acquisti per un valore di 2,5 miliardi di euro.

Un’iniziativa significativa anche dal punto di vista della sostenibilità, visto che consente alle amministrazioni di attivare l’Opzione Verde, per ottenere la certificazione della fornitura da sole fonti rinnovabili tramite Garanzia di Origine (GO). Una possibilità che le amministrazioni hanno dimostrato di apprezzare molto, visto che nel 2023 sono stati erogati, attraverso il contratto Consip, oltre 2,9 TWh di energia «verde», con una riduzione di emissioni in atmosfera pari a circa 749mila tonnellate di CO2.

 

Nel 2023, attraverso i contratti Consip per le – oggi un punto di riferimento per gli approvvigionamenti delle amministrazioni pubbliche – sono stati effettuati acquisti per un valore superiore a 3,7 miliardi di euro.

 

Efficienza energetica ed energie rinnovabili per la riduzione dei consumi

Le iniziative Consip per i servizi energetici integrati agli immobili (Servizio integrato energia - SIE e Multiservizio tecnologico integrato energia per la Sanità - MIES) e al territorio (Servizio Luce e Gestione ed Efficientamento dell’Illuminazione pubblica - GEIP) promuovono l’efficienza energetica e l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, introducendo nuovi modelli di gestione che consentono, anche in un contesto di risorse scarse, di fare efficienza diminuendo i consumi.

Denominatore comune di queste iniziative è la logica degli Energy Performance Contract (EPC), che mira a conseguire obiettivi di efficienza energetica attraverso una partnership strategica tra amministrazione e fornitore, a cui vengono affidati in outsourcing una pluralità di servizi la cui remunerazione non avviene a consumo ma a risultato, sulla base di una prestazione garantita (comfort ambientale, continuità di servizio, obiettivi di risparmio energetico).

riqualificazione energetica di immobili e impianti, che vengono completamente remunerati dal risparmio energetico generato (minori costi sostenuti per i consumi), con un rientro degli investimenti calcolato considerando costi sostenuti e rischi finanziari associati.

Il modello EPC consente alle PA di effettuare indirettamente quegli investimenti in efficienza che sovente non risultano sostenibili per vincoli economici o per mancanza di risorse finanziarie. L’incentivo al risparmio energetico del fornitore produce, quindi, vantaggi per le amministrazioni quali la riduzione della spesa corrente, il rinnovamento e l’evoluzione tecnologica di impianti ed edifici, uniti alla garanzia di un costante adeguamento normativo.

 

Focus: l’Accordo quadro GEIP

L’Accordo Quadro per la Gestione e l’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica (GEIP), interessa circa 2,5 milioni di punti luce in tutta Italia e ha l’obiettivo di ottenere un risparmio del 50% sui consumi elettrici e quindi l’abbattimento della spesa corrente degli enti locali titolari del servizio.

L’iniziativa utilizza un modello di affidamento del servizio basato sul Partenariato Pubblico Privato (PPP), che consente alle amministrazioni di effettuare gli interventi per la riqualificazione degli impianti di illuminazione senza incidere negativamente sul proprio bilancio.

I contratti stipulati dalle amministrazioni si configurano come “concessioni di servizi”, in cui il trasferimento del rischio alla ESCo concessionaria è definito con regole e clausole stringenti, a fronte del pagamento di un canone di disponibilità.

 

Nel 2023, attraverso i contratti Consip per i servizi energetici, le amministrazioni hanno effettuato acquisti per un valore superiore a 1 miliardo di euro.

Significativi anche i risultati ottenuti attraverso questo modello in termini di sostenibilità ambientale, funzionali al perseguimento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) al 2030. Dal 2008 ad oggi, attraverso gli interventi di efficientamento energetico previsti dai contratti Consip, sono state risparmiate 2,1 milioni di TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio), pari a 4,6 milioni di tonnellate di minori emissioni di CO2 nell’ambiente.

 

Gli strumenti per l’efficientamento energetico sui mercati telematici

Oltre ai contratti disponibili, Consip mette a disposizione delle amministrazioni pubbliche un’offerta dedicata all’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili anche sui propri mercati telematici (Mercato elettronico della PA - Mepa, per gli acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria e Sistema dinamico di acquisto della PA Sdapa, per gli acquisti sopra soglia) dove le amministrazioni possono svolgere in autonomia procedure di acquisto rivolgendosi a fornitori abilitati da Consip.

Le amministrazioni possono, così, acquisire, impianti “chiavi in mano” (ad es. fotovoltaici e solari termici), interventi per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali (ad es. caldaie a condensazione, sistemi di rifasamento e interventi di relamping) e servizi per la gestione dell’energia (certificazione e diagnosi energetica, bill audit).

Il Mepa è stato anche individuato dal Gestore dei Servizi Energetici - GSE, come strumento per veicolare parte degli incentivi del Conto Termico (DM 16/02/2016) destinati a interventi di incremento dell'efficienza energetica degli edifici e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Inoltre, sempre attraverso il Mepa, sono stati veicolati circa 320 milioni di contributi a fondo perduto finanziati dalla UE ,con risorse dell’iniziativa REACT EU con la pubblicazione dell’Avviso C.S.E. 2022 - Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica (a cui hanno collaborato Consip, MASE e Invitalia) che ha sostenuto la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali.

 

 

[1] Nel contesto del raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico previsti dalla strategia energetica nazionale, è riconosciuto a Consip un ruolo di promoter per l’efficienza energetica e nello specifico:

  • l'articolo 6, comma 8 del D. Lgs. 102/2014 cita Consip tra le Stazioni Appaltanti per la promozione e l’adozione di misure efficaci tramite le proprie iniziative;
  • l’articolo 7, comma 8 del D. Lgs. 73/2020 prevede che i risparmi energetici conseguiti dalle PA che hanno aderito alle iniziative Consip di servizi energetici integrati concorrano al raggiungimento dell’obiettivo nazionale cumulato.