19 febbraio 2021 - Il percorso di digitalizzazione del Paese, intrapreso ormai da diversi anni, è in pieno corso e riserva un ruolo di primo piano alla Pubblica Amministrazione. Una PA digitale – che accompagni i cittadini e le imprese verso nuove modalità di fruizione dei servizi – contribuisce a sviluppare e diffondere competenze e cultura dell’innovazione in tutto il Sistema.

La “Strategia per la crescita digitale del Paese” – varata dal Governo nel 2014 in attuazione dell’Agenda digitale italiana – è realizzata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) attraverso il Piano Triennale per l’Informatica nella PA, che specifica le misure da intraprendere, anche con l’obiettivo della razionalizzazione della spesa.

Nell'ambito dell'attuazione dell'Agenda digitale assume, inoltre, un ruolo il Dipartimento per la trasformazione digitale (oggi Ministero innovazione tecnologica e transizione digitale) che, affiancato da AgID e Consip, promuove e coordina i grandi progetti di innovazione nella PA.

 

RUOLO DI CONSIP E QUADRO ABILITANTE

 

Le azioni per la crescita digitale del Paese hanno certamente il loro centro nei grandi progetti di innovazione – dall’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) al Sistema pubblico di identità digitale (Spid), passando per la Fatturazione elettronica, PagoPA – ma questi ultimi poggiano anche sullo sviluppo, il miglioramento e la razionalizzazione dei servizi e delle infrastrutture che debbono sostenerli.

In questo quadro si inserisce il ruolo di Consip, che in qualità di centrale di committenza può offrire le competenze per un procurement ICT di eccellenza. Il vantaggio di ricorrere a una stazione appaltante è la capacità di governare progetti complessi, che sfidano il mercato sulla frontiera dell’innovazione, gestendo necessarie e complesse procedure d’acquisto.

Una serie di provvedimenti normativi che si sono succeduti nel corso degli anni hanno affidato a Consip il ruolo di centrale di committenza per tutte le amministrazioni su iniziative di supporto alla realizzazione dell’Agenda digitale italiana. Nello specifico in qualità di:

  • centrale di committenza per il Sistema pubblico di connettività (Spc), le Reti telematiche delle pubbliche amministrazioni, la Rete internazionale della Pubblica Amministrazione (Ripa) (L. n. 135/2012)
  • centrale di committenza per la stipula di contratti quadro per l’acquisizione di applicativi informatici e per l’erogazione di servizi di carattere generale riguardanti il funzionamento degli uffici della PA (L. n. 134/2012).

 

SOLUZIONI PER LA DIGITALIZZAZIONE

Nell’ambito di questo ruolo, Consip sviluppa iniziative di acquisto nel settore ICT, intervenendo su tre principali ambiti:

 

1. Supporto allo sviluppo dei progetti dell’Agenda Digitale Italiana

Il pacchetto delle “gare SPC” che Consip ha realizzato per conto dell’Agenzia per l’Italia digitale rappresenta uno strumento fondamentale per garantire il funzionamento del Sistema, il rispetto di regole comuni, l’interoperabilità e la cooperazione – in altre parole, il dialogo – fra i sistemi informativi, l’integrazione dei servizi e la loro corretta erogazione agli utenti.

I contratti quadro messi a disposizione delle PA riguardano:

  • i servizi di connettività (l’infrastruttura per la connessione in rete),
  • i servizi cloud (cioè quelli erogati su grandi infrastrutture comuni che servono contemporaneamente più amministrazioni),
  • i servizi di interoperabilità, cooperazione applicativa, identità digitale e sicurezza (fondamentali per il dialogo sicuro tra i sistemi della PA, e per la protezione dei dati),
  • la realizzazione di portali e servizi on line (i canali d’accesso ai servizi evoluti della PA),
  • i servizi integrati per i sistemi gestionali e la gestione dei procedimenti amministrativi (ovvero la “spina dorsale” dei processi della PA).

Attraverso questi strumenti, nel triennio 2018-20 sono stati stipulati da parte delle amministrazioni contratti per un valore di oltre 2,3 miliardi di euro.

 

2. Gare strategiche del Piano triennale dell’informatica della Pubblica Amministrazione

Consip è chiamata ad operare nelle attività indicate dal nuovo “Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2020 - 2022”, stilato da Agid e Dipartimento per la Trasformazione Digitale (oggi Ministero innovazione tecnologica e transizione digitale), che ha rivisto ed aggiornato il parco iniziative da portare avanti per le gare strategiche ICT e da realizzare nel triennio di vigenza del piano.

Tra le gare individuate nel Piano Triennale a partire dal 2019, Consip ha già bandito (1) “Evoluzione del SIDI - Sistema informativo dell’Istruzione”, (2) “NSIS - Sistema Informativo Salute”, (3) “Digital Transformation”, (4) “Public Cloud (IAAS/PAAS)”, (5) “Data Management per la Pubblica Amministrazione” e, infine, (6) “Servizi applicativi in ottica Cloud”.

Inoltre, in relazione al nuovo aggiornamento del Piano, Consip, in coerenza con il principio cloud first e per completare il quadro rispetto alle gare già bandite in ambito cloud, svilupperà ulteriori iniziative relative a Servizi SaaS Public Cloud, nonché garantirà la continuità dei servizi SPC in attesa della disponibilità dei nuovi strumenti.

Saranno inoltre pubblicate entro il 2021 tre gare relative al settore della cyber security: “Sicurezza On Premises - strumenti di gestione, protezione email, web e dati”, “Sicurezza On Premises - protezione perimetrale, endpoint e anti-APT” e “Sicurezza da remoto” e tre gare dedicate alla Sanità digitale: “Sistemi Informativi Clinico-Assistenziali”, “Sistemi Informativi Sanitari e servizi al cittadino” e “Sistemi Informativi Gestionali”.

Le tre iniziative relative al settore della cyber security hanno l’obiettivo di mettere a disposizione della PA prodotti e servizi connessi, servizi da remoto e di compliance e controllo, poiché, come anche chiarito nel piano Triennale, l’esigenza per la PA di contrastare le minacce cibernetiche è divenuta fondamentale in quanto garantisce non solo la disponibilità, l’integrità e la riservatezza delle informazioni proprie del Sistema informativo della Pubblica Amministrazione, ma è il presupposto per la protezione del dato che ha come conseguenza diretta l’aumento della fiducia nei servizi digitali erogati dalla PA. Tali iniziative si collocano in un contesto normativo in forte evoluzione in seguito all’entrata in vigore della legge 133/2019 (conversione del D.L. 105/2019) recante «disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica», che prevede l’emanazione di specifici decreti attuativi, il primo dei quali – DPCM 131/2020 - entrato già in vigore il 5/11/2020.

Le iniziative dedicate alla Sanità digitale, invece, hanno l’obiettivo di mettere a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni, appartenenti o che operano a favore e per conto del SSN, servizi applicativi e di supporto con il fine di favorire il processo di trasformazione digitale della Sanità Pubblica Italiana.

Infine, nell’ambito dell’obiettivo del Piano volto a migliorare la fruizione dell’offerta dei servizi digitali per cittadini e imprese tramite il potenziamento della connettività per le PA (OB 4.3), Consip nel settembre 2020 ha pubblicato, all’interno del bando Servizi del Mepa, la nuova versione dei “Servizi di accesso ad Internet”, rinnovando così l’offerta MEPA dei servizi di connettività e rendendo disponibile - alle Amministrazioni Locali in particolare - connettività internet a banda larga ed ultra-larga.

In attuazione delle linee di azione del medesimo obiettivo, nel corso del 2021 sarà prima aggiornata l’offerta di connettività nell’ambito del Contratto SPC, e successivamente, indetta la nuova gara per l’affidamento dei servizi di connettività, così come individuati nel nuovo modello di connettività definito da AGID e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale.

 

3. Offerta ICT di base nell’ambito del Programma di razionalizzazione della spesa pubblica

Nell’ambito dei diversi strumenti del Programma Acquisti (Convenzioni, Accordi quadro, Mepa, Sdapa), Consip mette a disposizione un’offerta di beni e servizi ICT di base (le cosiddette “commodity”), aggregando la domanda delle pubbliche amministrazioni e consentendo in tal modo notevoli risparmi sui prezzi d’acquisto medi della PA.

Nell’offerta attuale sono comprese: infrastrutture fisiche (server, reti locali, sistemi di videosorveglianza), dispositivi (pc portatili e desktop, tablet, apparecchiature multifunzione), licenze software, servizi professionali di supporto (gestione dei sistemi informativi, servizi applicativi), servizi di comunicazione (telefonia fissa e mobile, contact center, posta elettronica).

Attraverso questi strumenti, nel triennio 2018-20 le amministrazioni hanno effettuato acquisti per un valore di circa 6,1  miliardi di euro.