06 Agosto 2017

In merito a quanto riferito nell’articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera “Consip, cartello di tre aziende”, Consip ritiene opportuno rivendicare l’impegno profuso nella collaborazione continuativa con l’Autorità garante della concorrenza e del mercato e con l’Autorità nazionale anticorruzione al fine di individuare possibili violazioni alle norme che regolano l’aggiudicazione di appalti nelle gare che la società gestisce nell’ambito del programma di razionalizzazione della spesa pubblica per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle gare che gestisce per conto di altri committenti pubblici.

 

In particolare, in merito a quanto riportato nell’articolo si ritiene utile precisare quanto segue:

  • Sulla possibilità che vi sia stata una intesa anticoncorrenziale nella partecipazione alla gara di facility management “FM4”: in data 21 marzo 2017 l’AGCM ha avviato un’istruttoria nei confronti di sette imprese per accertare se abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, avente ad oggetto il coordinamento delle modalità di partecipazione alla gara. Consip ha immediatamente  collaborato con l’AGCM per l’accertamento di eventuali intese e si è costituita nel procedimento presentando apposita istanza di partecipazione. Prendendo parte a detto procedimento, Consip potrà raccogliere elementi utili per definire le eventuali azioni di propria competenza. Più recentemente, in data 31 luglio, l’ANAC ha chiesto a Consip dettagli sulla stessa gara per svolgere gli accertamenti di cui si fa cenno nell’articolo. Consip fornirà tutte le informazioni entro il termine prescritto di 30 giorni. Peraltro Consip ha inserito nella gara FM4 specifiche clausole che sanzionano con l’esclusione l’eventuale accertamento da parte dell’AGCM di una intesa lesiva della concorrenza

 

  • Sulla intesa accertata nella gara per la pulizia delle scuole: l’AGCM ha accertato in data 22 dicembre 2015 l’esistenza di una intesa tra le imprese CNS, Manutencoop FM, Roma Multiservizi e Kuadra avente la finalità di condizionare gli esiti della gara indetta da Consip, attraverso l’eliminazione del reciproco confronto concorrenziale e la spartizione dei lotti. Di conseguenza, Consip ha risolto le convenzioni per la pulizia delle scuole inizialmente sottoscritte con CNS e Manutencoop e quindi, sulla base dell’illecito professionale commesso dalle predette imprese, ha provveduto ad escluderle da ulteriori due procedure, aventi ad oggetto rispettivamente la pulizia delle caserme e la pulizia degli immobili degli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Le imprese CNS e Manutencoop hanno impugnato sia la risoluzione della Convenzione per la pulizia delle scuole sia le esclusioni dalle ulteriori gare di pulizie. Il TAR del Lazio, in sede cautelare, con proprie ordinanze, ha riammesso le imprese nelle due procedure da cui erano state escluse. Ferma la doverosa ottemperanza alle ordinanze sopra citate, Consip sta valutando tutte le misure utili ad assicurare che nelle gare indette non si verifichino limitazione alla competizione.

 

  • Sulla esclusione del Consorzio Manital: Il Consorzio Manital è stato escluso  dalla Gara per l’affidamento dei servizi di pulizia per le scuole a causa di una dichiarazione resa da una società consorziata, risultata falsa. Il Consiglio di Stato ha dato ragione a Consip nonostante il ricorso di Manital. Per la stessa ragione, Consip ha successivamente escluso lo stesso Consorzio Manital anche dalla gara FM4. Il TAR del Lazio ha tuttavia annullato l’esclusione, imponendo la riammissione del Consorzio Manital alla gara. Contro questa decisione Consip ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, il quale ha dato ragione alla società, affermando la legittimità dell’esclusione del Consorzio Manital dalla gara FM4.

 

Consip ricorda che la specializzazione della società nella gestione di gare di appalto per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e degli altri committenti pubblici ha consentito di instaurare, negli anni, un livello di presidio molto elevato contro i rischi tipici degli appalti pubblici, in particolare contro il rischio di corruzione e contro il rischio di accordi anti-competitivi. L’emergere di casi in cui si ipotizzano o si accertano violazioni alla disciplina sugli appalti è reso possibile anche dalla presenza ed efficacia di questi presidi. L’attuale management della società è impegnato nel rafforzamento continuo di questi presidi al fine di minimizzare i rischi, anche ispirandosi alle migliori pratiche internazionali, e in particolare alle 12 raccomandazioni OCSE del 2015, a partire dai principi di trasparenza e integrità.

Il management di Consip è inoltre all’opera per migliorare ulteriormente i buoni risultati del programma di razionalizzazione della spesa pubblica che la società ha contribuito a raggiungere e per difendere la reputazione della società stessa e dei professionisti che vi lavorano, prestando servizio con dedizione e spirito di sacrificio nell’esclusivo interesse pubblico.