09 Ottobre 2018

Il dato è contenuto nell’ultimo report Consip sull’analisi del contenzioso del III trimestre 2018, che registra 209 ricorsi ancora pendenti

 

Il monitoraggio del contenzioso sulle gare Consip, a settembre 2018, fa registrare un numero di ricorsi complessivamente notificati dal 2012 a oggi pari a 735 (erano 706 al 30 giugno). Di questi 209 sono ancora pendenti. In altri termini, il 28% delle “questioni” sollevate dalle imprese devono essere ancora risolte.

Alla stessa data, il valore dei contratti tra amministrazioni e imprese “bloccati” da ricorsi sulle gare Consip ammonta a circa 0,9 miliardi di euro – in calo rispetto al trimestre scorso, grazie alla definitiva conclusione, favorevole a Consip, del contenzioso amministrativo relativo all’aggiudicazione dell’Accordo quadro Telefonia fissa, che ha sbloccato un contratto di oltre 350 milioni di euro. Il fenomeno, tuttavia, continua ad essere di dimensioni rilevanti e si traduce in maggiori costi per lo Stato per ritardi e diseconomie di sistema, minore conformità alla disciplina vigente per effetto delle (conseguenti) proroghe tecniche, e servizi meno efficienti per i cittadini.

Per quanto concerne le merceologie a più alta litigiosità, sette ricorsi su dieci (514 sui 735 totali) riguardano solo quattro settori merceologici: “Servizi e forniture ICT/TLC”, “Pulizie e facility management”, “Servizi energetici a immobili e territorio”, “Servizi e forniture sanitarie”. In questi settori si concentrano quasi il 60% dei ricorrenti totali (167 su un totale di 293).

Per quanto riguarda gli esiti – analizzando i soli ricorsi “passati in giudicato”, dove il procedimento è arrivato a una conclusione definitiva – Consip conferma una percentuale di successo del 76%, ovvero tre pronunce su quattro si sono risolte con esito positivo.