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Acquistare farmaci biologici: nuovi strumenti per le PA

L'offerta Consip per l'acquisto di farmaci biologici si arricchisce di nuovi strumenti. Dal 30 gennaio 2020, le amministrazioni possono negoziare tali specialità anche sul bando del Sistema dinamico di acquisto (Sdapa) Farmaci di Consip, grazie alla possibilità – introdotta con la Legge di bilancio 2020 – di utilizzare questo strumento per negoziare appalti specifici da cui derivano Convenzioni e Accordi quadro. Per acquisire farmaci biologici, infatti, in base alla Legge di Stabilità 2017, è previsto l’obbligo di ricorrere allo strumento dell’Accordo quadro.

Accanto allo Sdapa, Consip ha anche lanciato la nuova edizione dell'Accordo quadro Farmaci biologici, del valore di 130 milioni di euro, suddiviso in 13 lotti per i seguenti principi attivi: Adalimumab, Enoxaparina sodica, Epoetina, Etanercept, Filgrastim, Follitropina alfa, Infliximab, Insulina glargine, Insulina lispro, Pegfilgrastim, Rituximab, Teriparatide, Trastuzumab. La presenza di un’iniziativa nazionale consente alle PA di avere a disposizione un unico canale di acquisto per soddisfare i loro fabbisogni, favorendo il contenimento dei costi di processo, la riduzione dei tempi per la conclusione dei contratti e l’applicazione di livelli di servizio, condizioni e modalità di acquisto trasparenti e uniformi.

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Uno strumento per la trasformazione digitale della PA

L’iniziativa “Digital Transformation” deriva dai contenuti del Piano Triennale per l'Informatica nella PA e ne costituisce uno dei primi strumenti attuativi, avendo come scopo principale favorire la trasformazione digitale dei servizi e dei processi delle pubbliche amministrazioni. La gara – del valore di 225 milioni di euro, suddivisa in nove lotti – rende disponibili alle amministrazioni strumenti contrattuali con i quali ridurre la frammentazione di soluzioni, processi e modalità operative in uso, in particolare per quanto riguarda la progettazione e l’erogazione di servizi digitali ai cittadini; garantire, nel percorso di evoluzione della PA, l’allineamento agli obiettivi dell’Agenda Digitale; supportare il monitoraggio delle performance e il raggiungimento degli obiettivi relativi agli interventi di digitalizzazione pubblici.

Grazie al contratto quadro, l’amministrazione potrà disegnare un percorso completo di digitalizzazione, attraverso modelli “guidati” di definizione dei risultati, strettamente legati alla più ampia strategia del Piano Triennale, che consentiranno la modellizzazione delle attività istituzionali e dei servizi a partire dalle fasi di strategia digitale e fino alla gestione del cambiamento.

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L'efficienza energetica nel Sistema dinamico di acquisto

Consip ha pubblicato un nuovo bando del Sistema dinamico di acquisizione della PA (Sdapa), il primo in ambito “Energy”, relativo alla fornitura e posa di Impianti e beni per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica. Sette le categorie merceologiche previste dal bando: impianti fotovoltaici; impianti solari termici; impianti a pompa di calore per la climatizzazione; caldaie a condensazione; relamping; chiusure trasparenti con infissi; pannelli isolanti. Consentirà alle amministrazioni di negoziare in modo semplificato – grazie all’utilizzo di standard di gara predisposti da Consip – appalti specifici anche di importo superiore alla soglia comunitaria, per un valore massimo di 400 milioni di euro in 4 anni e alle imprese che possiedono i requisiti richiesti dal bando di essere ammesse alle diverse categorie merceologiche e rispondere agli appalti specifici banditi dalle amministrazioni.

L’iniziativa potrà essere utilizzata dalle amministrazioni per usufruire dei principali strumenti di incentivazione attualmente a loro disposizione: il “Piano per la Riqualificazione Energetica delle Pubbliche Amministrazioni Centrali (PREPAC)”, il “Conto Termico”, i “Certificati bianchi”.

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Un nuovo modo di acquistare i servizi di pulizia

Il primo Accordo quadro per i servizi di pulizia degli immobili della PA segna l’avvio di una nuova strategia di Consip per il settore, basata su tre pilastri: più ampia possibilità di scelta per le amministrazioni, nell’ambito dell’offerta Consip, fra contratti integrati oppure monoservizi; attenzione alla specificità del patrimonio immobiliare, differenziando i contratti in base alla destinazione (uffici, caserme, sanità, ecc.) e alla dimensione degli immobili; aumento della partecipazione delle piccole e medie imprese, grazie alla suddivisione in lotti di piccole dimensioni e a requisiti di capacità-economico finanziaria tali da aprire il mercato anche agli operatori più piccoli.

L’Accordo quadro è suddiviso in 31 lotti geografici, di cui 5 dedicati alle amministrazioni con immobili di dimensione maggiore di 5mila mq (“grandi immobili”) e 26 dedicati alle amministrazioni con immobili con dimensione inferiore a 5mila mq (“piccoli immobili”). L’esecutore di ciascun appalto specifico verrà individuato – tra quelli risultati vincitori in ogni lotto – attraverso un “configuratore” che consente a ogni amministrazione, inserendo il proprio fabbisogno, di individuare l’offerta economicamente più vantaggiosa.

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Il “pay-per-use” nelle gare della Sanità

Per favorire il rinnovo del parco apparecchiature di diagnostica delle strutture sanitarie pubbliche e incentivare la dismissione delle macchine obsolete, Consip ha attivato, nel primo bimestre 2019, iniziative che prevedono forme di approvvigionamento innovative come il “noleggio operativo” e il “pay-per-use”. 

Quest’ultima modalità, applicata ai tomografi computerizzati e tomografi a risonanza magnetica, consente alle PA di dotarsi di apparecchiature ad alta tecnologia, senza vincolarsi all’acquisto, attraverso il pagamento di un canone fisso e di un canone legato al numero di esami effettuati. 
Molteplici i benefici per la PA tra cui: la garanzia di un prodotto sempre in linea con i più recenti standard qualitativi e senza ulteriori costi di manutenzione/aggiornamento tecnologico, la flessibilità di scegliere la durata del contratto e la fascia di produttività in funzione del reale fabbisogno di numero di esami mensili, la massimizzazione e l’efficienza nell’utilizzo “reale” delle apparecchiature.

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Una "nuova via" per l'illuminazione pubblica

L’Accordo Quadro per la gestione e l’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica degli enti locali, recentemente bandito da Consip, interessa circa 2,5 milioni di punti luce in tutta Italia.  L’iniziativa presenta molti elementi innovativi rispetto alla convenzione “Servizio Luce” con la quale Consip affronta da anni la spesa della PA in questo settore. Tra questi, l’affidamento basato sul Partenariato Pubblico Privato (PPP), che consente alla PA di effettuare gli interventi per la riqualificazione degli impianti di illuminazione senza incidere negativamente sul proprio bilancio. 

L’obiettivo principale dell‘iniziativa è ottenere un risparmio del 50% sui consumi elettrici e quindi l’abbattimento della spesa corrente della PA.  Inoltre, i contratti attuativi dell’AQ – della durata di nove anni – si configurano come “concessioni di servizi”, in cui il trasferimento del rischio al concessionario è definito con regole e clausole stringenti. La gara ha un valore di circa 2 miliardi di euro ed è suddivisa in 30 lotti geografici. 

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